Distruzioni fiscali

Procedura per distruggere o eliminare cespiti obsoleti o non più riutilizzabili per varie ragioni.

Di cosa si tratta
Con distruzioni fiscali si intende una modalità, prevista dalla legge, per la dismissione di ''beni aziendali'' dovuta a cause straordinarie quali l'estromissione volontaria dei cespiti aziendali.

Perché rivolgersi a T.R.S. Ecologia
T.R.S. mette a disposizione il proprio impianto per le operazioni richieste dalla legge permettendo alle autorità competenti di partecipare alle operazione di distruzione. Inoltre, tramite i propri consulenti, può accompagnare il cliente nella redazione della documentazione propedeutica allo smaltimento.

Vantaggi
Rispettando i passaggi enunciati dalla legge si evita d'incorrere nell'applicazione delle sanzioni sia per l'evasione IVA che per l'evasione delle imposte sul reddito qualora, in sede di verifica fiscale, la società non fosse in grado di esibire la documentazione probatoria dell'avvenuta dismissione del cespite.

Cenni normativi
Le procedure per la distruzione fiscale sono contenute nel DPR 10 novembre 1997 n. 441, nella Circolare Ministeriale n. 193/E del 1998 e nelle semplificazioni introdotte dal Decreto Sviluppo (D.L. 70/2011 convertito in legge n. 106/2011). Le aziende o i possessori di partita iva che vogliano provvedere alla distruzione di beni inservibili dovranno quindi seguire le prescrizioni contenute nei provvedimenti sopra elencati. Fanno eccezione quelle distruzioni che non eccedono i 10.000 € per i quali è sufficiente un'autocertificazione. NB: il parametro da utilizzare per la definizione del valore di €10.000 è il costo di acquisto e non il valore economico dei beni.